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Cause della candidosi
La Candida albicans vive, in condizioni normali, sulle mucose del tratto gastrointestinale, della vagina e del cavo orale, senza causare il benché minimo disturbo.
In alcune situazioni particolari, vengono superate le difese dell’organismo e questo fungo può replicarsi eccessivamente dando luogo alla vera e propria candidosi.
La candidosi, infatti, si manifesta solo quando il numero di questi funghi diventa eccessivo, molto spesso come conseguenza di una immunodepressione.
I fattori che possono favorire la proliferazione di questo microrganismo sono numerosi. Fra i diversi vi sono:
- calo delle risposte immunitarie (malattie debilitanti o assunzione di immunosoppressori);
- terapie cortisoniche o antibiotiche a largo spettro protratte nel tempo;
- l’impiego di contraccettivi orali, estrogeni o di corticosteroidi;
- condizioni predisponenti, quali il diabete mellito o la gravidanza, da valutare specialmente in caso di recidive;
- l'uso di biancheria intima troppo stretta o sintetica che determina innalzamento dell’umidità locale e macerazione cutanea;
- cattive condizioni intestinali (molto spesso con disbiosi, ovvero degenerazione della flora batterica);
- un’alimentazione scorretta: carenze vitaminico-minerali, eccessi di dolci e carboidrati raffinati (alimentano la candida e promuovono l'iperproduzione di insulina, favorendo l'infiammazione e l'intervento del sistema immunitario), diete troppo ricche in proteine animali (carne rossa e latticini che possono facilitare le reazioni infiammatorie mediante la produzione di prostaglandine di tipo II), intolleranze alimentari (molto spesso intolleranze ai lieviti).